Il trattamento laser per l’acne è diventata una prassi piuttosto comune. Dal momento in cui questo inestetismo si presenta in gioventù ma può lasciare segni che durano una vita intera, è comprensibile che si desideri vagliare ogni strada che possa portare ad una soluzione.
Negli ultimi anni si è presa maggiore consapevolezza di come l’acne sia una patologia da curare con l’aiuto di specialisti, quali il dermatologo ed il medico estetico, anziché con qualche consiglio preso dai conoscenti e dal web; siamo felici di riscontrare questa presa di coscienza, che ci porta proprio a spiegare una delle tecniche più avanzate con cui combattere l’acne: il laser ad anidride carbonica.
In questa guida andremo ad esaminare, in particolare:
- In che modo il laser agisca per contrastare l’acne
- Quali risultati ci si può aspettare e dopo quanto tempo
- Tutte le buone scelte collaterali che possono massimizzare l’efficacia del trattamento
Come funziona la cura laser dell’acne
Innanzi tutto dobbiamo specificare che il trattamento laser dell’acne funziona particolarmente bene per curare le cicatrici ed i segni lasciati dall’acne una volta che il processo infiammatorio è terminato. Anche quando l’infiammazione è ancora presente, tuttavia, è possibile ottenere notevoli benefici estetici utilizzando questa tecnologia.
Il trattamento laser dell’acne dà risultati molto visibili a distanza di alcune settimane
Il laser agisce andando a somministrare energia sotto forma di calore ai capillari che irrorano la cute della zona interessata. Questo processo provoca una deprivazione di ossigeno alle cellule della pelle, che di conseguenza tendono a morire e a venire rimpiazzate da nuovo tessuto. Inoltre il laser stimola la produzione di collagene ed elastina, due proteine che agiscono sulla pelle rendendola più elastica; la somma dei due effetti provoca una netta diminuzione del rossore lasciato dall’acne ed al contempo una riduzione della visibilità di cicatrici e rughe.
Il motivo per cui il laser funziona così bene nel colpire i capillari sta nella fisica della sua luce. Senza complicare inutilmente il discorso, possiamo dire che questo strumento sia in grado di emettere un fascio di luce che trasporta energia in grado di bersagliare con precisione un particolare tipo di cellula; in base a come lo si imposta, questo può andare a colpire ad esempio la melanina della pelle per agire contro la pigmentazione tipicamente rossa dell’acne. Con un’impostazione completamente diversa, invece, può essere in grado di rimuovere l’inchiostro di un tatuaggio.
Oltre a bersagliare un tipo di cellula specifico, il laser è anche in grado di agire su una zona microscopica e ben delimitata.
Questo consente al medico di indirizzare il fascio di luce verso le zone appropriate con tutta la precisione che un trattamento del genere richiede. Per questo la tecnologia laser per il trattamento degli inestetismi, tra cui anche l’acne, viene impiegata dai primi anni ’80 ed è soggetta a continui miglioramenti nella strumentazione.
Che risultati aspettarsi?
Il trattamento dei segni dell’acne tramite laser riesce a procurare un netto miglioramento delle condizioni estetiche della pelle. Non eliminerà del tutto l’inestetismo, ma sarà facile notare una netta differenza tra il prima e il dopo.
Occorre però specificare che i risultati possono variare a seconda di una serie di fattori:
- Visibilità dei segni dell’acne
- Tonalità della pelle
- Età
- Numero di sedute svolte
A differenza di molti altri trattamenti, poi, i risultati non sono immediati. Il massimo del risultato è visibile dopo 16 settimane circa. Uno studio statunitense molto interessante ha contato il numero di brufoli presenti sulla pelle di alcuni pazienti soggetti all’acne, monitorandone la presenza a distanza di alcune settimane dal trattamento. É emerso che dopo quattro settimane i brufoli sono stati ridotti mediamente del 50%, mentre dopo 12 settimane la riduzione media riscontrata è stata del 72%. I risultati più immediati si hanno sulla pigmentazione della pelle, dunque, più che sul numero di brufoli.