Il naso, che sia a punta, a patata o storto, è spesso soggetto a rimodellamenti. Essendo molto visibile infatti, pone spesso in soggezione, specie chi non è soddisfatto della forma o della dimensione.
Inoltre, ha un’incidenza notevole sull’estetica del viso, ed è per questo che non sono poche le persone che decidono di sottoporsi a qualche ritocco. Oggi infatti, grazie ad alcune pratiche effettuate nel campo della medicina estetica, è possibile modificare la forma del naso senza dover ricorrere alla chirurgia.
La tecnica utilizzata maggiormente è quella del rinofiller, che offre risultati naturali e soddisfacenti senza alcun rischio o controindicazione. Nella guida di oggi quindi, ci soffermiamo su questo trattamento, capendo quali inestetismi del naso è in grado di migliorare.
Rinofiller per naso a patata: cos’è e come avviene il trattamento
Come detto poco fa, il rinofiller è una tecnica appartenente alla medicina estetica, che si caratterizza per un’invasività molto ridotta, risultati ottimali e totale sicurezza. Di fatto, non si tratta di un’operazione, e per questo viene ormai scelto da moltissime persone.
Il trattamento viene eseguito in regime ambulatoriale e non necessita di alcuna anestesia. Prima di procedere con le micro-iniezioni sul naso, il medico applicherà una crema anestetica, con il fine di ridurre la sensazione di fastidio. Infatti, il rinofiller non è doloroso, ma appena percepibile sulla pelle.
La durata del trattamento varia in base alla natura delle sostanze iniettate e alla condizione iniziale del paziente. Tuttavia, il tempo medio di una singola seduta è all’incirca di mezz’ora.
Le iniezioni vengono eseguite in diverse zone del naso, in base all’inestetismo che si desidera curare. In genere, le aree più soggette al rinofiller sono tre: il dorso, la punta e la radice. Tuttavia, le micro-iniezioni potranno essere eseguite su più punti del naso, con il fine di ottenere il risultato prestabilito.
Ogni zona viene trattata con uno scopo specifico:
- Alla radice: riduzione della gobba;
- Sulla punta: riduzione del cosiddetto “naso a patata” e lieve sollevamento del naso;
- Sul dorso: riempimento degli spazi vuoti.
Di conseguenza, riuscendo a trattare diversi inestetismi, possiamo affermare che il rinofiller sia una tecnica ottimale anche per ridurre il naso a patata. Le sostanze utilizzate per il trattamento sono del tutto tollerate dalla pelle e dall’organismo, ed è per questo che il rinofiller è privo di controindicazioni.
In altre parole, i materiali iniettati sono riassorbibili, e questo significa anche che i risultati ottenuti non saranno permanenti. Tuttavia, per prolungare l’effetto, ci si potrà sottoporre ad altre sedute nei mesi successivi. Qualora si desiderasse mantenere il risultato finale per diverso tempo (al massimo due anni) sarà necessario sottoporsi alla seduta una volta all’anno.
Le sostanze utilizzate per le infiltrazioni
Fino ad ora ci siamo limitati a parlare in modo generico di sostanze sicure, ben tollerate e riassorbibili. Questo perché, nella medicina estetica, si possono utilizzare diversi materiali per le infiltrazioni, anche se il più comune è l’acido ialuronico. Infatti, essendo uno dei principali costituenti dei tessuti cutanei, insieme all’elastina e al collagene, risulta essere estremamente sicuro.
Poiché il nostro corpo lo produce in modo autonomo, nel momento in cui ne riceve una piccola dose, non si presenterà nessuna allergia, irritazione od effetto indesiderato. Inoltre, è una sostanza che permette un modellamento istantaneo delle forme del naso, dando i suoi risultati nell’immediato. Questo vale per qualsiasi tipo di inestetismo legato alla forma o alla dimensione del naso, come abbiamo potuto vedere in precedenza.
Ad ogni modo, sarà il medico estetico a scegliere la sostanza più idonea per il trattamento del suo paziente. Ecco perché, per tutto il percorso che si dovrà effettuare, è molto importante prenotare un appuntamento conoscitivo. A tal proposito, ricordiamo ai nostri lettori che presso lo studio Papini Medicina Estetica di Torino, la prima visita è gratuita.
Il post-trattamento
Più volte abbiamo avuto modo di sottolineare che il rinofiller sia una pratica sicura e poco invasiva. Infatti, le micro-infiltrazioni non impongono al paziente nessun limite allo svolgimento delle normali attività quotidiane. In sostanza, non si parla neanche di una fase di degenza o di recupero, poiché il trattamento è molto soft.
Al termine della seduta, l’area intorno al naso potrebbe apparire arrossata e con dei leggeri gonfiori. Tuttavia, questi segni sono del tutto normali, e per questo non c’è motivo di preoccuparsi. La loro durata infatti, è di qualche ora, dopo le quali si potranno notare solo i risultati finali, senza nessun altro sintomo.
Per cui, non è richiesto nessun bendaggio o applicazione di creme esterne, a meno che sia il medico estetico a consigliarlo al termine del trattamento. Altri effetti visibili vicino al naso non si dovrebbero presentare, proprio grazie all’elevata tollerabilità dell’acido ialuronico. L’unica cosa che andrà discussa con il medico è la ripresa delle attività sportive, che potrebbero leggermente tardare ad essere riprese.