All’interno di questa guida abbiamo già potuto parlare della biorivitalizzazione viso, ma era la versione “classica”, per così dire. Oggi, invece, vogliamo concentrarci su un trattamento che, per quanto simile, in realtà porta con sé una grande innovazione. Difatti, parliamo di una pratica di ultima generazione.
Parliamo sempre di una tecnica di medicina estetica pensata per ringiovanire la pelle del viso, ma attraverso una metodica rivisitata. Il trattamento che vedremo oggi è uscito da poco, e noi dello studio di medicina estetica Papini siamo felici di dirvi che siamo già pronti ed operativi per farvi provare l’efficacia di questa nuova biorivitalizzazione viso.
Cos’è la biorivitalizzazione di ultima generazione? Come funziona?
Prima di addentrarci nel vivo dell’argomento è importante ed opportuno “mettere i puntini sulle i”. Di conseguenza, in questa prima parte vedremo che cos’è biorivitalizzazione viso e di che cosa si tratta più nello specifico. Parliamo di una tecnica di medicina estetica pensata per migliorare la salute e la bellezza della pelle.
Il trattamento è molto poco invasivo per il paziente, e infatti avviene in regime ambulatoriale. La seduta si basa su delle micro infiltrazioni di acido ialuronico nello strato superficiale, anche se, in alcuni casi, la soluzione potrebbe essere arricchita di sostanze come le vitamine ed i sali minerali.
Questo, chiaramente, con lo scopo di andare ad idratare e nutrire la pelle in modo più efficace e profondo. Nonostante si parli spesso e volentieri di biorivitalizzazione viso, in realtà, questo trattamento può essere effettuato anche sul collo, sul décolleté e in vari distretti corporei. Ma, quali sono i benefici di questa pratica ringiovanente? Vediamoli insieme:
- Idratazione profonda dei tessuti cutanei
- Miglioramento dell’elasticità della cute
- Azione tonificante e rassodante
- Aumento della produzione di collagene
- Riduzione della visibilità delle rughe
Inoltre, bisogna tenere in considerazione che, come tutti i trattamenti a base di acido ialuronico, anche questo è privo di rischi. L’efficacia del trattamento si deve alla profondità a cui arriva la soluzione iniettata, provocando una risposta dalle fibre di collagene. Di conseguenza, la risposta dell’organismo a queste micro iniezioni è del tutto naturale.
Perché si utilizza l’acido ialuronico?
Adesso che abbiamo un’idea più chiara di che cosa sia la biorivitalizzazione viso, possiamo passare ai dettagli. Ora, quindi, vedremo perché è proprio l’acido ialuronico ad essere iniettato nei tessuti cutanei. Come prima cosa, parliamo di una sostanza naturalmente presente all’interno del nostro organismo. Pertanto, non c’è da preoccuparsi per ciò che riguarda la tolleranza da parte del corpo o per gli effetti indesiderati e collaterali.
L’acido ialuronico rappresenta la sostanza più sicura in assoluto, e questo spiega il motivo per cui è così tanto impiegato all’interno del campo della medicina estetica. Oltre alla sicurezza, l’acido ialuronico ha il compito di andare a stimolare le fibre di collagene a produrre nuovo collagene, il responsabile del tono, del turgore e della compattezza della pelle.
Inoltre, l’acido ialuronico è il riempitivo naturale per eccellenza. Le sue proprietà, infatti, impattano direttamente sulle rughe e sugli inestetismi causati dalle espressioni del viso. Ecco perché, per esempio, tutti i filler ringiovanenti (e non) sono a base di acido ialuronico. Insomma, questa sostanza rappresenta il massimo della sicurezza e dell’efficacia: ecco perché viene utilizzata nella biorivitalizzazione viso.
La biorivitalizzazione di ultima generazione
A questo punto non ci resta che unire i puntini e capire che cosa intendiamo con “trattamento di ultima generazione”. Gli elementi che rimangono simili rispetto alla procedura classica sono essenzialmente due: le iniezioni intradermiche e l’acido ialuronico. Più nello specifico, in questo caso parliamo di acido ialuronico lineare naturale a medio peso molecolare, capace di sostenere la riattivazione dei normali processi di turn over cellulare.
Tuttavia, questa nuova biorivitalizzazione viso non vede solo le iniezioni nell’epidermide, bensì l’unione di un potente laser. Anzi, in realtà, parliamo di tre luci laser a diverse lunghezze d’onda (450 nm, 650 nm e 1064 nm) in grado di generare una risposta biologica intracellulare senza che siano prodotti effetti termici. Di conseguenza, stiamo parlando di un’efficacia maggiore data dalla sinergia tra il laser e le iniezioni.
Il legame tra l’acido ialuronico iniettato e quello endogeno, infatti, risulta essere più forte rispetto alle altre metodiche tradizionali, garantendo un legame più forte e più resistente. Anche in questo caso, dunque, parliamo di un trattamento mini invasivo per il paziente, che non viene esposto a nessun rischio. Pertanto, anche la fase di guarigione è molto veloce.