Il campo della medicina estetica ha messo a punto numerosi trattamenti con il fine di ringiovanire la pelle e le linee del viso. Dopo una certa età infatti, la pelle inizia a perdere la propria tonicità, compattezza ed elasticità. Questo si deve a molteplici fattori, primo fra tutti il normale processo di invecchiamento.
Nel momento in cui il derma diminuisce la produzione di acido ialuronico, elastina e collagene, ecco che sulla pelle compaiono i classici segni dell’invecchiamento cutaneo. Parliamo di rughe, macchie scure, pelle cadente, décolleté raggrinzito ed altri inestetismi ancora.
Tuttavia, vi sono altri fattori che incidono sul benessere dell’epidermide: alimentazione, esposizione solare, fumo ed un’idratazione carente della pelle. Per dare una risposta concreta, la medicina estetica ha sviluppato numerose pratiche di ringiovanimento, tra le quali spicca la carbossiterapia per il viso. Vediamo quindi di che cosa si tratta e quali sono i risultati a cui si può ambire sottoponendosi a questo trattamento.
Cos’è la carbossiterapia per il viso?
La carbossiterapia è una pratica di medicina estetica che vede l’impiego dell’anidride carbonica (CO2) in micro-infiltrazioni cutanee. Per quanto conosciuta primariamente per contrastare la cellulite e gli accumuli adiposi, le sedute di carbossiterapia sono in grado di migliorare la qualità dei tessuti cutanei restituendo alla pelle un aspetto più tonico, compatto e levigato.
Il processo avviene tramite la vasodilatazione dei vasi sanguigni, con un conseguente miglioramento del flusso sanguigno. Quest’ultimo andrà ad ossigenare i tessuti asfittici, caratterizzati per una notevole mancanza di elasticità e di ossigeno. Inoltre, la carbossiterapia favorisce il processo di rigenerazione cellulare, aiutando la tua pelle a contrastare il normale processo di invecchiamento.
Di conseguenza, non si tratta di una pratica di “riempimento”, come potrebbe essere quella dei filler. L’anidride carbonica iniettata nel derma produce un forte stimolo della rigenerazione cutanea, favorendo, al tempo stesso, l’eliminazione delle scorie e delle tossine. Ecco perché, la carbossiterapia, è considerata un vero e proprio trattamento di ringiovanimento e di bellezza.
Tuttavia, impostando modalità specifiche di erogazione dell’anidride carbonica, si potranno ottenere risultati molto diversi. Questa decisione spetta chiaramente al medico estetico, che dopo aver valutato la condizione iniziale del paziente, dovrà costruire un percorso su misura in base alle sue esigenze. A tal proposito ricordiamo ai nostri lettori che presso lo studio Papini di Medicina Estetica a Torino la prima visita è gratuita.
Come avviene il trattamento
Innanzitutto, le sedute di carbossiterapia possono avvenire anche sul collo e sul décolleté. Le modalità circa il trattamento rimangono invariate, così come lo scopo con cui ci si sottopone a questa pratica. Il medico estetico procederà con la disinfezione della zona interessata, senza però effettuare alcuna anestesia.
Le infiltrazioni infatti, non sono dolorose, ma provocano appena un leggero fastidio. L’ago utilizzato per iniettare l’anidride carbonica è molto piccolo, e per questo praticamente indolore. La durata di una seduta è piuttosto breve, in quanto può variare dai 10 ai 30 minuti come massimo.
Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che la carbossiterapia non è una pratica che deve essere svolta facendo passare troppe settimane dall’ultima seduta. Per quanto riguarda la totalità di un ciclo terapeutico, le esigenze variano da paziente a paziente.
Di conseguenza, per una persona potrebbero bastarne 5, mentre per un’altra potrebbe essere meglio arrivare a 8. Ecco quindi che non si può parlare di un ciclo terapeutico generico, poiché ogni condizione è a sé.
Al termine della pratica, la zona interessata potrebbe apparire leggermente arrossata e gonfia, due sintomi del tutto normali. Tuttavia, essendo un trattamento molto poco invasivo, il paziente potrà tornare alle sue attività quotidiane in un lasso di tempo molto breve.
Infine, volendo, il paziente potrà accordarsi con il medico estetico per abbinare altri trattamenti ringiovanenti, come la biorivitalizzazione, la biostimolazione o il peeling cutaneo. L’unione di più tecniche consente alla pelle di rispondere alla stimolazione dovuta all’apporto di ossigeno ed idratazione, per risultati più evidenti e soddisfacenti.
Carbossiterapia viso: Controindicazioni
Questa tecnica di ringiovanimento per il viso è molto poco invasiva e, al tempo stesso, sicura per il paziente. Le possibilità che si producano effetti indesiderati o collaterali infatti, è molto remota. Piuttosto, potranno presentarsi dei lividi in prossimità della zona infiltrata, così come si potrebbe provare un leggero indolenzimento cutaneo.
Tuttavia, è possibile incorrere qualche effetto indesiderato qualora la dose di anidride carbonica iniettata fosse maggiore del dovuto. Allo stesso modo, anche la procedura che contraddistingue la carbossiterapia deve essere svolta nel modo corretto. Ecco perché, onde evitare spiacevoli inconvenienti, è fondamentale fare riferimento a figure professionali.
L’anidride carbonica utilizzata per le infiltrazioni deve essere medicale, e l’ago sterile e monouso. In questo modo si andranno ad annientare le possibilità di contrarre infezioni, che porterebbero a dei disagi nella fase di guarigione. Di conseguenza, è essenziale fare riferimento a strutture serie e professionali, che mettano la salute e la soddisfazione dei propri pazienti al centro dei propri interessi.