Al giorno d’oggi vi sono numerosi trattamenti di medicina estetica a cui ci si può sottoporre con l’intento di modellare alcune parti del corpo. Che si tratti del viso, del collo, dei glutei o dei tricipiti, la medicina estetica offre molteplici risposte, tutte molto valide e sicure per la salute del paziente.
Tra le tante disponibili, di cui abbiamo già parlato nel nostro blog, spiccano i fili riassorbibili, di cui fanno parte anche alcuni conosciuti come fili di sospensione o fili di trazione. Il loro impiego infatti, dona un aspetto più tonico, compatto e sodo alla pelle, indipendentemente da dove vengano posizionati.
Il trattamento che vede l’utilizzo dei fili riassorbibili è semplice, veloce e sicuro per il paziente. Ecco perché, ad oggi, possiamo affermare che sempre più persone si avvicinino a questa pratica, che assicura risultati immediati e naturali.
Fili riassorbibili: cosa sono e a cosa servono
I fili di trazione sono una soluzione offerta dalla medicina estetica per migliorare l’aspetto della pelle. Con il passare del tempo, i tessuti cutanei sono soggetti al normale processo di invecchiamento, che vede anche un rallentamento della produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina.
Queste tre proteine costituiscono i tessuti cutanei, e conferiscono alla pelle un aspetto tonico, elastico e compatto. Nel momento in cui il derma inizia a produrne meno, ecco che vediamo la comparsa dei segni dell’invecchiamento cutaneo, riconoscibili primariamente attraverso i solchi che chiamiamo “rughe”.
Per conferire un aspetto più giovane e fresco alla pelle, i fili riassorbibili sono una soluzione ottimale. Questi infatti, permettono di riposizionare i tessuti molli o cadenti, risolvendo, in modo del tutto naturale, il problema del cedimento. Di conseguenza, questa tipologia di trattamento è idonea per uomini e donne che presentano una pelle matura, poiché in giovane età è piuttosto raro che la pelle sia soggetta ad un cedimento.
Ma, perché questi fili vengono definiti “riassorbibili”? Il motivo è uno ed è semplice: perché vengono naturalmente riassorbiti dall’organismo. I materiali utilizzati per la loro realizzazione infatti, sono del tutto sicuri per la salute del paziente. Tendenzialmente, i fili riassorbibili utilizzati in medicina estetica sono di tre tipi: polidiossanone, acido polilattico e copolimero di caprolattone e acido polilattico.
Ognuno di questi si caratterizza per peculiarità differenti, e sarà il medico estetico a prediligere il materiale più adeguato, in base alla situazione presentata dal paziente e al risultato che si desidera ottenere.
Come avviene il trattamento
Innanzitutto, i fili riassorbibili possono essere utilizzati per risollevare i tessuti cutanei di diverse parti del corpo. Da qui, è piuttosto intuibile che ogni trattamento avrà una durata diversa. Infatti, entrano in gioco due fattori essenziali: l’ampiezza della zona da trattare e la situazione iniziale del paziente.
Ecco perché, per poter procedere nel migliore dei modi, è opportuno prenotare una visita conoscitiva con il medico estetico. A tal proposito, ricordiamo che presso lo studio Papini di Medicina Estetica la prima visita è gratuita. Ad ogni modo, dopo aver valutato la condizione dei tessuti cutanei, il medico estetico procederà con la disinfezione dell’area interessata e con l’iniezione dell’anestetico locale.
In questo modo il paziente non avrà la percezione del minimo fastidio o dolore. Successivamente, si procederà con l’inserimento dei fili riassorbibili, senza bisogno di alcuna incisione. Il trattamento infatti, è molto poco invasivo per il paziente, e non lascia alcuna cicatrice. L’inserimento dei fili assicurerà il sollevamento dei tessuti rilassati e, al tempo stesso, provocherà una stimolazione alla produzione di nuovo collagene.
Questo trattamento infatti, non solo conferisce un aspetto più giovane e fresco alla pelle, ma, provocando una reazione infiammatoria, porterà il derma a rispondere con la produzione di nuovo collagene ed elastina. In questo modo, i risultati ottenuti saranno duraturi nel corso del tempo, e l’aspetto dell’epidermide sarà rinnovato.
Post-trattamento e controindicazioni
Come dicevamo, il trattamento che vede l’impiego dei fili riassorbibili è molto semplice, veloce e poco invasivo per il paziente. La durata massima di questa tecnica infatti, è di circa un’ora, anche se in media una singola seduta dura molto meno. Inoltre, al termine del trattamento si potrà tornare alle proprie attività senza alcuna limitazione.
Nel caso in cui invece fosse necessario attendere qualche giorno, il medico estetico lo comunicherà al paziente. Per quanto riguarda i risultati, questi saranno visibili sin da subito, anche se, nel corso dei giorni successivi, si potrà notare un graduale miglioramento. L’effetto che si ottiene dal posizionamento dei fili di trazione è molto naturale e soft, e per questo molto apprezzato.
Tuttavia, trattandosi di fili riassorbibili, la durata dei risultati non sarà permanente. In genere si parla di 18 mesi, dopo i quali ci si potrà sottoporre nuovamente al trattamento. Per quanto riguarda le controindicazioni, la pratica dei fili riassorbibili risulta praticamente assente di effetti indesiderati o collaterali. Anche nel caso in cui un filo dovesse rompersi, il paziente non andrà incontro a nessun disagio fisico.
Piuttosto, vi sono alcune categorie di persone alle quali è sconsigliabile sottoporsi a questa tecnica. Parliamo di pazienti in convalescenza da altri trattamenti, persone che stanno seguendo un trattamento anti-infiammatorio o anticoagulante e, infine, persone con una ridotta elasticità cutanea. Ad ogni modo, queste ed altre informazioni verranno fornite dal medico estetico al paziente durante la prima visita conoscitiva.