Nel mondo della medicina estetica si sente spesso parlare di trattamenti ringiovanenti legati all’elastina. La comparsa dei segni dell’invecchiamento, come le rughe, o di alcuni inestetismi della pelle, quali le smagliature, sono dovuti ad una scarsa quantità di questa proteina.
Come suggerisce il termine stesso, l’elastina aiuta a mantenere un buon livello di elasticità ai tessuti cutanei, evitando che questi si spezzino. I trattamenti ringiovanenti servono per aumentare la quantità di elastina presenti nell’organismo, poiché questi tendono a diminuire con il passare del tempo. Nella guida di oggi approfondiremo l’importanza di questa proteina ed i benefici che apporta ai tessuti cutanei.
Cos’è l’elastina
L’elastina è una proteina che costituisce le fibre elastiche dei tessuti connettivi. La sua produzione infatti, avviene in modo del tutto naturale da parte dell’organismo. In particolare, gli addetti alla sua formazione sono delle cellule chiamate fibroblasti. La sua funzione è quella di donare elasticità e tonicità all’epidermide, di modo che possa sopportare forze di stiramento o contrazione senza subire danni permanenti.
Questi ultimi si creano laddove la quantità di elastina non è sufficiente per supportare la pelle che, spaccandosi, dà vita a delle cicatrici. Che siano rughe, zampe di gallina o smagliature poco importa: il principio con cui si formano è sempre lo stesso. In questi casi la medicina estetica offre un supporto notevole, grazie ad alcuni trattamenti pensati per stimolare in modo naturale la produzione di questa proteina.
Purtroppo, è molto difficile aumentare la quantità di elastina presente nell’organismo tramite la sola applicazione di creme o gel. Questo discorso rimane essenziale nel caso in cui si desiderino combattere degli inestetismi già esistenti, ma potrebbe essere rivisto nel caso della prevenzione.
I trattamenti ringiovanenti
Come abbiamo anticipato, nel mondo della medicina estetica ci sono alcuni trattamenti che stimolano la produzione naturale di elastina. Il risultato è una pelle più tonica, compatta e levigata, con una netta diminuzione dei segni dell’invecchiamento. Tuttavia, non trattandosi di operazioni chirurgiche, sarà necessario sottoporsi a diverse sedute, argomento che verrà trattato direttamente con il medico estetico durante il primo appuntamento conoscitivo. A tal proposito ricordiamo ai nostri lettori che presso lo Studio Papini, il primo incontro rimane gratuito. Vediamo ora quali sono i trattamenti più idonei per ringiovanire la pelle del viso e per stimolare la produzione di elastina.
Biorivitalizzazione
La biorivitalizzazione, è un trattamento estetico minimamente invasivo, che dona maggior tono ed elasticità ai tessuti cutanei. Le modalità tramite le quali è possibile sottoporsi a questo trattamento sono molteplici, ma il risultato finale è sempre lo stesso.
Nel caso delle iniezioni, per esempio, viene iniettata una soluzione ricca di Acido Ialuronico, vitamine e minerali. L’azione di queste sostanze è bio-stimolante, ed oltre a nutrire i tessuti in profondità, favorisce la sintesi di collagene ed elastina.
Ciò che ne consegue è il ripristino dell’equilibrio della pelle, che dona un aspetto più tonico e compatto al volto. La biorivitalizzazione infatti, è uno dei trattamenti maggiormente utilizzati per il ringiovanimento del viso, in quanto non presenta nessun tipo di effetto collaterale od indesiderato.
Come dicevamo, questo trattamento può presentarsi secondo modalità molto diverse, come:
- Biorivitalizzazione associata alla radiofrequenza;
- Biorivitalizzazione senza aghi;
- Biorivitalizzazione con PRP (gel piastrinico);
- Biorivitalizzazione con fili biostimolanti.
In ogni caso si tratta di interventi che vengono svolti in regime ambulatoriale e che non richiedono tempi di recupero. La fase del post-trattamento infatti, è molto leggera, in quanto prevede la comparsa di qualche arrossamento e possibili edemi o ematomi. In quest’ultimo caso, i segni tenderanno a sparire nel corso di pochi giorni.
Radiofrequenza
La radiofrequenza, con o senza microaghi, viene utilizzata anche nei trattamenti di ringiovanimento. Il meccanismo in questione prevede l’emissione di onde a frequenze specifiche, in base al tessuto che si desidera colpire. Quando il manipolo entra in contatto con le cellule della pelle, trasmette loro la propria energia sotto forma di calore.
Ciò che ne consegue è una immediata contrazione cutanea, che avviene in modo selettivo e controllato. La radiofrequenza pensata per il ringiovanimento del viso infatti, serve per stimolare lo strato superficiale della pelle. I tessuti trattati vengono stimolati, ma i tessuti più profondi non sono intaccati.
In questo modo si otterrà una pelle più levigata e tonica senza provocare danni in profondità. L’azione di calore emesso è utile soprattutto per stimolare la reazione da parte del derma, che inizierà a produrre collagene ed elastina. Ecco come, grazie alla radiofrequenza, i tessuti cutanei tornano ad essere giovani ed elastici.
Laser CO2 frazionato
L’ultimo trattamento che in medicina estetica offre una valida soluzione per il ringiovanimento della pelle del viso è il laser CO2 frazionato. In questo caso infatti, il fascio di luce emesso dal macchinario colpisce punti microscopici, lasciando la pelle circostante intatta.
Il processo mediante il quale avviene il ringiovanimento del viso è la rigenerazione tissutale, provocata dalla rottura delle fibre di collagene. Durante il periodo di guarigione, che ha una durata massima di 5 giorni, i fibroplasti vengono stimolati alla produzione di nuovo collagene, elastina ed acido ialuronico.
La pelle del viso appare più compatta e tonica, ma anche più levigata e giovane. Questo trattamento infatti, tratta anche inestetismi quali le rughe d’espressione e le macchie, donando un aspetto più armonioso al viso. Da non sottovalutare i vantaggi offerti dalla brevità del periodo post-trattamento e dalla rarità di incorrere in rischi o effetti collaterali.