Un inestetismo comune sono le adiposità localizzate, degli accumuli di grasso che non si possono eliminare semplicemente cambiando alimentazione o facendo più esercizio fisico. In molti casi, infatti, le cause sono da ricondurre direttamente alla genetica.
Per combattere questi accumuli, la medicina estetica offre diverse soluzioni: in questa guida parliamo nello specifico dell’intralipoterapia.
Che cosa è l’intralipoterapia?
Si tratta di un trattamento non chirurgico e molto poco invasivo, che prevede l’iniezione di un prodotto specifico per lo scioglimento dei grassi. In termini medici, viene iniettata una sostanza lipolitica.
Essendo iniettata all’interno del tessuto, ecco spiegato il termine “intralipoterapia”.
Con questo trattamento è possibile combattere in modo efficace le adiposità localizzate in varie parti del corpo, tra cui:
- Addome
- Fianchi
- Glutei
- Schiena
- Mento
- Ginocchia
- Cosce
Ora vediamo meglio che tipo di sostanze vengono utilizzate, cosa aspettarsi durante le sedute e quanto sia efficace questo trattamento.
Le sedute di intralipoterapia
Ogni seduta incomincia con la disinfezione della zona da trattare, che molto spesso il medico marca con un pennarello apposito. Il paziente viene dunque fatto accomodare ed il medico procede praticando le iniezioni. Per farle viene utilizzato un ago molto lungo e flessibile, che talvolta spaventa i pazienti, ma il trattamento in sé è davvero poco doloroso. L’importante è non farsi suggestionare dall’ago!
La lunghezza dello strumento serve per spargere la sostanza lipolitica negli strati di tessuto adiposo da eliminare. Una volta inserito l’ago, infatti, il medico estetico lo muove a ventaglio su tutta la superficie da trattare; in questo modo il prodotto viene distribuito uniformemente e può cominciare a fare effetto.
Normalmente non viene praticata alcuna anestesia prima delle iniezioni, ma all’interno della siringa sono comunque contenuti degli anestetici che aiutano a rendere il trattamento indolore. La seduta si protrae per pochi minuti, solitamente non più di venti, ed il paziente ne esce solo un po’indolenzito nelle parti trattate. Già dopo un paio d’ore il dolore scompare, ed è possibile riprendere il proprio stile di vita senza alcuna limitazione fisica.
La sostanza utilizzata
Il prodotto utilizzato per l’intralipoterapia deriva da un’invenzione italiana del dott. Motolese, risalente all’ormai lontano 2004. In questi oltre quindici anni, la terapia si è evoluta nel tempo grazie al miglioramento dei prodotti iniettati. In ogni caso, l’elemento più importante rimane l’acido desossilico: prodotto anche in modo naturale dal nostro organismo, ha la capacità sciogliere il grasso in zone circoscritte del corpo. Anche la fosfatidilcolina, sostanza estratta dalla soia, aiuta il processo svuotando gli adipociti per ridurre il volume del tessuto adiposo dove vengono praticate le iniezioni.
In Italia, il prodotto comunemente utilizzato per l’intralipoterapia si chiama Aqualyx.
Terapia e benefici
Normalmente ci vogliono 5-10 sedute come quella che abbiamo descritto per completare il trattamento delle adiposità localizzate; il numero varia ovviamente in base al volume della zona ed alle condizioni specifiche del paziente. In ogni caso, quando viene completato un ciclo di intralipoterapia il problema è normalmente del tutto risolto. Non solo, ma spesso si osservano ulteriori benefici anche sul tono e l’elasticità della pelle nelle zone soggette al trattamento.
Intralipoterapia: quali sono le alternative?
L’intralipoterapia non è l’unico metodo per trattare le adiposità localizzate. Esistono delle alternative come:
- La liposuzione chirurgica
- La mesoterapia
- La crioterapia
La chirurgia è ovviamente molto efficace nel trattamento delle adiposità, sia localizzate che non, ma allo stesso tempo ha un grande svantaggio. Dopo l’operazione, infatti, vengono applicati dei punti di sutura che una volta rimossi lasceranno comunque visibile la cicatrice. Per quanto il chirurgo possa fare del suo meglio per limitare al massimo la visibilità di questa cicatrice, è inevitabile che questa si manifesti.
La mesoterapia aiuta ad eliminare le adiposità localizzate, ma anche in questo caso c’è un limite evidente: dal momento in cui questa tecnica prevede l’uso di aghi più piccoli che penetrano a livello del derma superficiale, il suo impatto è meno profondo di quello dell’intralipoterapia. Quest’ultima, essendo anche d’invenzione più recente, si può considerare una diretta evoluzione della mesoterapia.
La crioterapia è molto in voga ultimamente, perché risulta indolore e anche affascinante nel suo concetto di base. Questa tecnica prevede l’uso del freddo per spezzare gli adipociti, le cellule del tessuto adiposo che riempendosi determinano il volume di grasso sottocutaneo. Bisognerà comunque attendere tempo ed un riscontro più chiaro della comunità medica per capire se davvero possa essere un’alternativa importante all’intralipoterapia.